L’equazione di Schrödinger dall’Ottica

Concetto introduttivo

L'equazione di Schrödinger, che descrive il comportamento delle particelle quantistiche, presenta analogie formali con le equazioni che governano la propagazione delle onde in ottica. Questo parallelismo permette di applicare tecniche ottiche allo studio della meccanica quantistica.

Equazione per la propagazione delle onde

La propagazione di un'onda elettromagnetica in un mezzo ottico può essere descritta dall'equazione delle onde:
\[ \nabla^2 E - \frac{1}{c^2} \frac{\partial^2 E}{\partial t^2} = 0 \]
dove \(E\) è il campo elettrico e \(c\) la velocità della luce. Considerando una soluzione monocromatica del tipo \(E(\vec{r}, t) = \psi(\vec{r}) e^{-i \omega t}\), l'equazione si riduce a:
\[ \nabla^2 \psi + k^2 \psi = 0 \]
con \(k = \frac{\omega}{c}\) che rappresenta il numero d'onda.

Equazione di Schrödinger stazionaria

Nell'ambito della meccanica quantistica, l'equazione di Schrödinger per una particella libera si scrive:
\[ -\frac{\hbar^2}{2m} \nabla^2 \psi + V(\vec{r}) \psi = E \psi \]
Confrontando questa con l'equazione ottica, emergono somiglianze formali significative. Ad esempio, la funzione d'onda quantistica \(\psi\) assume un ruolo analogo al campo elettrico \(E\) in ottica.

Interpretazione del parallelismo

Nel contesto quantistico, il termine \(-\frac{\hbar^2}{2m} \nabla^2\) rappresenta l'energia cinetica, mentre \(V(\vec{r})\) descrive l'energia potenziale. Analogamente, nell'ottica geometrica il termine \(k^2\) descrive la variazione spaziale del campo.

Applicazioni del parallelismo

Le analogie tra ottica e meccanica quantistica offrono utili strumenti analitici e computazionali:

Implicazioni per la ricerca

Il parallelismo tra ottica e meccanica quantistica permette di esplorare nuove soluzioni e modelli, utilizzando analogie che si estendono a settori come l'ottica quantistica e la materia condensata. Ritorna all'Indice