La radiazione di corpo nero rappresenta un modello ideale che descrive l'emissione di energia elettromagnetica da parte di un oggetto perfettamente assorbente. Lo studio teorico del corpo nero ha rivelato i limiti della fisica classica e ha condotto all'introduzione della quantizzazione dell'energia. Gli esperimenti hanno mostrato che lo spettro della radiazione non può essere spiegato dalla teoria classica, portando al celebre intervento di Max Planck.
La legge di Planck descrive l'intensità \( I(\nu, T) \) della radiazione elettromagnetica emessa in funzione della frequenza \( \nu \) e della temperatura assoluta \( T \). È formulata come segue:
Questa formula mostra che l'emissione dipende dalla temperatura del corpo e segue una distribuzione caratteristica. Al crescere di \( T \), l'intensità totale aumenta e il massimo della curva si sposta verso frequenze più alte, in accordo con la legge di Wien.
Lo spettro osservato di un corpo nero ha portato a due leggi fondamentali:
Gli esperimenti che hanno rivelato la distribuzione dello spettro di corpo nero hanno mostrato una discrepanza con le previsioni della fisica classica. In particolare:
Il concetto di radiazione di corpo nero non è solo un modello storico, ma continua a giocare un ruolo fondamentale in fisica teorica e applicata, influenzando settori come l'astrofisica, la climatologia e la termodinamica quantistica. Il legame tra la teoria di Planck e le leggi macroscopiche sottolinea l'importanza di approcci interdisciplinari nella comprensione della natura.
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